Vantaggi relativi
Con l' espressione "vantaggi relativi" si vogliono indicare quelle possibilità operative che, pur risultando utili, non offrono una reale soluzione del problema o che vengono a supplire, a volte solo in parte, a limitazioni di cui la fotocamera soffre.
Tra i vantaggi che il pubblico, più prontamente, attribuisce alle digitali vi sono i seguenti:
- possibilità di verificare che la fotografia sia venuta bene
- possibilità di cancellare le immagini considerate non soddisfacenti
- possibilità di "vedere", mediante il monitor, ciò che effettivamente inquadra la fotocamera
Esaminiamoli uno alla volta
Controllo della ripresa effettuata: In realtà sarà possibile verificare solo la presenza di errori grossolani. Ciò per due motivi:
- le ridotte dimensioni del monitor;
- la diversa resa, in termini di luminosità e fedeltà dei colori, che si ha a seconda di come il monitor viene orientato. Se non si fa attenzione, si rischia di giudicare poco nitide o male esposte immagini assolutamente valide.
E' ben vero che quasi tutte le digitali consentano di zoomare l' immagine, ottenendo così una visione ingrandita dei particolari, occorre tuttavia tenere presente che l' uso dello zoom in "replay" porta ad un forte decadimento della qualità dell' immagine; sia perchè ne fornisce una elaborazione computerizzata, sia perché il monitor non ha una adeguata capacità di risoluzione dell' immagine.
Cancellazione delle immagini: Anche questa una caratteristica molto apprezzata. Giustamente. Tuttavia, è anche vero che la sua utilità dipende dal fatto che la "memoria" di cui la fotocamera è dotata è limitata. E' questa veramente una "estrema ratio" in quanto ci si potrebbe poi pentire di aver cancellato quelle immagini; tanto più che la valutazione della loro qualità è tutt' altro che sicura sulla base di quanto mostrato dal monitor. Pertanto, dato che le schede di memoria, attualmente, hanno costi molto più accessibili che in passato, conviene dotarsi di una capacità di "memoria" adeguata.
Chiunque sia abituato a scattare centinaia di fotografie durante un viaggio sa bene come il timore di veder esaurirsi la memoria sia un fattore sempre presente.
Vedere ciò che si inquadra Il monitor permette di vedere quanto effettivamente comparirà nell' immagine finale.
L'inquadratura tramite il monitor è, nella maggioranza dei casi, il peggior sistema.Esso presenta almeno due inconvenienti gravi:
- L' immagine appare troppo piccola per poter apprezzare realmente la composizione dell' immagine e, soprattutto, cogliere la presenza di particolari indesiderati;
- Il tenere la macchina discosta dal viso rende difficile tenerla ben ferma: di conseguenza, se non si usano tempi di scatto brevi la foto risulterà mossa.
A quanto sopra si può aggiungere che, anche se il monitor è antiriflesso, in molte situazioni non sarà possibile vedere nulla.
Una mezza soluzione è offerta dalle digitali con mirino elettronico, come le bridge; come si è avuto già modo di osservare, queste eliminano tutti gli inconvenienti del monitor, ma offrono una visione in dimensioni molto ridotte determinando una certa difficoltà di valutazione dell' inquadratura.
In genere è preferibile avvalersi del mirino ottico, almeno se questo VARIA l' INQUADRATURA DURANTE LE ZOOMATE, anche se, nelle riprese ravvicinate, a causa dell'errore di parallasse, si dovrà ricorrere al monitor.
Se non si dispone di una Reflex, il ricorso al monitor è, viceversa, indispensabile nelle riprese di tipo "macro"( es. Un fiore)
Non si può, tuttavia, non rilevare che se, si fosse acquistata una fotocamera Reflex TTL nessuno dei problemi sopra esposti sussisterebbe.
Vantaggi effettivi
Alcune fotocamere digitali presentano, tuttavia, due indiscutibili vantaggi:
- cambiare il formato: di questo si è già detto : Vale la pena sottolineare che solo le compatte offrono il formato 4 : 3; questo consente inquadrature più ampie che potranno poi essere riportate al formato 3 : 2 se lo si giudicherà più idoneo al soggetto. Le Reflex offrono solo il formato 3 : 2 ; ciò che si è escluso non potrà essere aggiunto.
- Possibilità di orientare il monitor ( come detto, per quelle fotocamere che lo consentono)
- Possibilità di effettuare riprese sia in luce diurna che artificiale, senza filtri di conversione.
Orientabilità del monitor La possibilità di orientare il monitor sollevandolo dal corpo macchina e di ruotarlo consente due interessanti vantaggi:
- Effettuare riprese dall' alto tenendo la fotocamera sollevata al di sopra della propria testa
- Riprendere "di nascosto" soggetti posti di lato:
Sarà possibile riprendere un soggetto posto sulla destra (ad esempio) puntando la macchina fotografica verso il soggetto, mentre il fotografo resterà rivolto in altra direzione.Riprese in luce diurna e artificiale: Questo è forse il più grande dei vantaggi che le digitali offrono.
Le macchine che utilizzano pellicola possono adeguarsi a diversi tipi di illuminazione, come si è avuto modo di dire, applicando appositi filtri sull' obbiettivo. Il più grosso inconveniente che ne deriva è la sensibile perdita di luminosità e, pertanto, la necessità di ricorrere a tempi di scatto più lunghi (oppure a diaframmi più aperti).
L' inconveniente appare particolarmente serio se ci si trova in ambienti con illuminazione artificiale: in quanti casi, infatti, il livello di illuminazione costringe a ricorrere a tempi troppo lunghi, per uno scatto "a mano libera".
Le digitali, invece, consentono di mutare l' impostazione da luce diurna ad artificiale, senza uso di filtri e, quindi, senza sacrificio di luminosità.
Per la verità, le digitali consentono spesso di optare per più tipi di illuminazione, sia diurna che artificiale.
Ad esempio si potrà scegliere tra giorno soleggiato e nuvoloso, tra lampade ad incandescenza e fluorescenti. Inoltre, come avviene da tempo per le video camere, si può trovare una regolazione manuale del bianco.
Questa funzione permette di calibrare manualmente la fotocamera sul tipo di illuminazione esistente in qualsiasi ambiente. E' da tenere presente, però, che la regolazione deve essere ripetuta ogni volta che si fotografa un soggetto in condizioni di luce diverse: vuoi perché in luce più intensa o più moderata, vuoi perché in ombra o soggetto a fonti di luce con diversa colorazione, ecc. Occorre, infine, disporre di un cartoncino bianco di adeguate dimensioni come riferimento.Tante meraviglie debbono, però, essere verificate: la bontà delle correzioni è bene sia verificata prima di affidarvisi ciecamente. Ciò che si vuol dire è che queste non sempre sostituiscono, per chi è esigente, il ritocco "colorimetrico" al computer.
Un altro grande vantaggio offerto dal digitale, forse il più grande, è costituito proprio dalla possibilità di perfezionare le immagini dopo lo scatto grazie ad un programma di fotoritocco.
Una possibilità impensabile con la fotografia a colori su pellicola e che, anche col bianco e nero, richiedeva molto la voro e non poca perizia, pur rimanendo assai più limitata di quello che il computer permette anche ai meno esperti. Basti considerare, per esempio, la possibilità di ottenere una corretta riprduzione dei colori, anche se ci si è dimenticati di regolare correttamente il tipo di illuminazione : artificiale anziché luce solare. Il recupero della sottoesposizione, ecc.
Quanto detto non deve spingere a trascurare la ripresa perché la migliore resa sarà sempre fornita da un scatto accurato. Inoltre le possibilità di correzione per quanto ampie hanno i loro limiti e sono meno estese per immagini Jpeg che per quelle in Raw.
Tuttavia. è indubbio che il digitale ha aperto un orizzonte che con la pellicola era impensabile per il dilettante e certamente pù limitato anche per il professionista esperto.